Sistemi di
monitoraggio dell’UFGM a Stromboli • La rete magnetica e geoelettrica Nel corso del primo semestre del 2003, è stata progettata e
realizzata la rete di piccola apertura per la misura dell’intensità
totale del campo magnetico a Stromboli. In particolare, si è provveduto
ad installare tre gradiometri magnetici, equispaziati lungo il perimetro
dell’isola a quote varianti tra i 20 m ed i 500 m s.l.m. Lo scopo è di
realizzare un sostanziale miglioramento della conoscenza geofisica dei
fenomeni vulcanici in atto, attraverso lo studio dei transienti
magnetici associati a variazioni del regime di stress o dello stato
termodinamico collegati a risalita di magma. Le stazioni di misura
remota (Tab.1), realizzate utilizzando strumentazioni ad alta tecnologia
e a bassi consumi energetici, sono equipaggiate con magnetometri GSM-90G
ad effetto Overhauser con risoluzione 0.01 nT. Ogni stazione è
controllata da un ricevitore GPS; il controllo dei gradiometri è
realizzato con un microcomputer conforme allo standard PC/104 e
compatibile con l’architettura PC/AT. La trasmissione dei dati avviene
con telefono cellulare GSM operante nella banda 900 MHz; La diffusione
dei dati pre-elaborati agli utenti distanti è realizzata via Internet.
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Schema infrastrutture delle stazioni
magnetiche |
Stazione magnetica |
Nel 2005 è stata
attivata la prima stazione per la misura di potenziali spontanei. La
stazione è stata installata, sul versante orientale del vulcano a circa
500 m s.l.m in prossimità della stazione magnetica di SLN. L'esecuzione
congiunta di misure magnetiche e di potenziali spontanei può aiutare a
distinguere i diversi tipi di effetti magnetici associati alla dinamica
vulcanica (in particolare i processi di elettrofiltrazione dai fenomeni
piezomagnetici). Una buona correlazione temporale tra segnali elettrici
e magnetici potrebbe evidenziare la presenza di sorgenti
elettrocinetiche. |
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• Stazione
gravimetrica Il 26 Maggio 2003 è stata a installata una stazione
gravimetrica in acquisizione continua sul versante NE dell’isola di
Stromboli (circa 200 m s.l.m.). Il sistema di acquisizione è stato
posizionato all’interno dell’Osservatorio gestito dell’Università di
Firenze. Il sensore utilizzato è il gravimetro LaCoste & Romberg D-157
equipaggiato con un sistema di feed-back analogico (range dinamico pari
a circa 3000 µGal; risoluzione di 1 µGal). Il gravimetro è stato
installato all’interno di un box in polistirolo che garantisce un
ambiente ad escursione termica attenuata. La stazione acquisisce, oltre
la gravità, altri parametri utili per residuare il segnale gravimetrico
ed ottenere la componente legata alle variazioni reali del campo di
gravità. Tali parametri sono: 1) inclinazione del suolo lungo due
componenti ortogonali tra loro; 2) temperatura all’interno del box
in polistirolo che ospita il sensore gravimetrico; 3) pressione
atmosferica; 4) umidità all’interno del box. |
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Stazione gravimetrica a
Stromboli. a) Sistema di acquisizione; b) particolare del sensore
gravimetrico; c) sistema di trasmissione GSM; d) segnale gravimetrico
visualizzato in tempo reale nel sito intranet di INGV-CT |
Inoltre, come parametro
di controllo della stazione, viene acquisita anche la tensione di
alimentazione. La stazione gravimetrica viene gestita in modo remoto
dall'INGV di Catania attraverso una connessione GSM. Attraverso un
software dedicato, è possibile effettuare tutte le operazioni necessarie
per la gestione a distanza della stazione e, in particolare, è possibile
attivare un servomeccanismo per il reset dello strumento. La sequenza
gravimetrica acquisita (ultimi tre giorni) è pubblicata nel sito
intranet della sezione di Catania dell’INGV e aggiornata in tempo reale. |
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