Rete Automatica FLAME di Scanner UV sullo Stromboli La rete FLAME (Flux
Automatic MEasurement) è formata da quattro stazioni automatiche con
spettrometri all’UltraVioletto distribuite sull’isola di Stromboli
(figure 1 e 2). |
Figura 1: Distribuzione degli spettrometri in funzione a Stromboli, la rete di comunicazione e la stazione meteo. |
Figura 2: La stazione che gestisce la rete FLAME a Stromboli |
Figura 3: Piani di scansione e stima delle copertura di ogni stazione; al centro è indicata la rosa dei venti prevalenti. La rete è in grado eseguire misure nell’80% delle condizioni. |
Gli spettri acquisiti da
ogni singola stazione vengono trasmessi alla stazione Master presso
l’Osservatorio, per essere analizzati usando il metodo DOAS per
ottenere i contenuti collonari di SO2. |
Figura 4: Singolo scanning del plume ripreso dalla stazione SCOA presso l’Osservatorio il 18 marzo 2007. La posizione 1500 corrisponde alla posizione orizzontale destra, 3000 alla verticale e 4500 all’orizzontale sinistra guardando la stazione ed avendo il vulcano Stromboli sullo sfondo. In questo giorno il plume vulcanico era posizionato poco a sinistra della stazione. |
Una delle difficoltà della scansione statica da punto fisso è la necessità di conoscere la quota del plume per calcolare un’accurata sezione (cross-section) per ogni singola scansione. La quota del plume può essere stimata con vari metodi: usando una coppia di scanner che permettono un’opportuna triangolazione, osservazioni visive e, più recentemente, viene utilizzata la direzione del vento misurata alla sommità per fissare a quale angolo gli scanner osservano il plume per ogni data altezza. I risultati finali della rete FLAME di UV-Scanner sono dati di flusso di SO2, come mostrato in figura 5. |
Figura 5 : Misure del flusso di SO2 eseguite da un mezzo marino al di sotto del plume e i valori risultanti dalle scansioni da punto fisso della stazione UV-Scanner di Punta Corvo (SPCO) |