Attività di emissione di gas nell'area Lisca Bianca-Dattilo-Bottaro-Panarea, Lanzafame G., Lodato L. Pompilio M.
(si ringrazia per la collaborazione nelle misure il Dr. D. Russo - Geologo in Lipari)

Inquadramento geologico e notizie storiche
Panarea è la più piccola delle isole Eolie. Essa rappresenta la parte affiorante di ciò che resta di uno dei più grandi ed antichi vulcani dell'arcipelago, attualmente sede solo di fenomeni tardo-vulcanici. Era già attivo circa 600.000 anni fa e le sue più recenti eruzioni sono vecchie di quasi 100.000 anni. L'edificio è costituito da una struttura tronco-conica, per circa 1.500 m da una base lobata, e che si sviluppa prevalentemente ad est dell'isola di Panarea. In quest'area, oltre all'isola di Basiluzzo, un bassofondo tra -5 e -10 m, raccorda secondo una struttura sub-circolare gli scogli di Lisca Nera, Bottaro, Lisca Bianca, Panarelli e Dattilo. Il bassofondo racchiude una vasta depressione, profonda fino a 30 m.. Questa struttura verosimilmente craterica, è sede di un ampio campo fumarolico, ad alta attività, cui si deve una vistosa deposizione di precipitati di zolfo biancastri. Altre notevoli manifestazioni fumaroliche e/o idrotermali sono presenti nei fondali attorno a Basiluzzo, alla Secca dei Pesci e, sull'isola maggiore, alla Calcara. Lo studioso Déodat de Dolomieu descrive queste attività tardo-vulcaniche nel suo famosissimo "Voyage aux îles Lipari" (Viaggio alle isole Lipari), nel 1783. Esse erano già note e sfruttate per edifici termali, in epoca romana ma, senza dubbio, risalgono a tempi molto più lontani, perché hanno avuto il tempo di alterare profondamente gli scogli che fanno corona al probabile cratere sommerso. 

Il sopralluogo del 4-11: indagini termiche, strutturali e di geologia marina
Nella giornata del 4-11 è stato eseguito un sopralluogo con elicottero e con la motovedetta della Guardia Costiera, sull'Isola di Panarea e nell'area di Lisca Bianca-Dattilo-Bottaro. Il 3-11 in questa zona, era stato osservato un incremento significativo dell'attività esalativa. I pescatori, nella prime ore del mattino, segnalavano, nell'area di Lisca Bianca-Dattilo-Bottaro, gorghi e mare in ribollimento, pesci morti in superficie ed intenso odore di zolfo. La segnalazione veniva confermata da un primo sopralluogo della Protezione Civile avvenuto nella tarda mattinata. Nella giornata del 4, tra Lisca Bianca e Lisca Nera, erano visibili tre aree, ampie qualche centinaio di metri, con colore del mare vistosamente più chiaro. In esse era evidente una intensa risalita di bolle di gas. La prima area era posta immediatamente ad ovest di Lisca Bianca. In essa erano riconoscibili tre punti distinti dove il gas veniva in superficie sotto forma di bolle di qualche metro di diametro. Questa area era quella quella tradizionalmente conosciuta dai sub per la presenza di un'attività fumarolica persistente. La seconda area, posta immediatamente ad ovest di Bottaro, era allungata in direzione SSE. In superficie era visibile un solo punto dove le bolle, di dimensioni metriche, risalivano con notevole vigore. La terza area, copriva una superficie decisamente più piccola rispetto alle precedenti, ed è posta invece a SW della precedente. Nel corso del sopralluogo sono state effettuate riprese con la telecamera termica, campionamento delle acque e misure dirette di temperature. Le misure di temperatura e le immagini termiche indicano che non esiste un'apprezzabile anomalia termica. Le temperature delle acque (22-23°C) misurate nei pressi dei punti di degassamento non risultano essere significativamente diverse da quelle misurate presso il molo dell'isola. Il ph dell'acqua risulta essere di circa 5.6-5.7 significativamente diverso da quello dell'acqua di mare. Nel corso del sopralluogo è stata anche visitata la spiaggia della Calcara, per verificare eventuali variazioni nell'attività fumarolica. In essa non si osservano variazioni apprezzabili nella localizzazione delle fumarole e nella temperature. La temperatura massima misurata (100°C) non differisce significativamente da quelle riportate nel passato. Infine sono risultate prive di fondamento le notizie pervenute nella giornata del 3 circa l'esistenza di importanti fenomeni di fessurazione del terreno nell'isola di Panarea. 

Il sopralluogo del 5-11: indagini termiche, strutturali e di geologia marina 
Il 5-11 si osservava un notevole decremento sia dell'area interessata dai fenomeni esalativi e sia dell'intensità del degassamento. In particolare risultava particolarmente evidente l'arrivo in superficie di bolle nella area immediatamente a ovest di Bottaro. Le indagini termiche ancora una volta non evidenziavano anomalie significative.

Immagine termica del 04/11/2002

Immagine termica del 05/11/2002